I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l’1,4%, il DAX a Francoforte l’1,3%, il CAC40 a Parigi il 2,3%, lo SMI a Zurigo l’1% e il FTSE MIB a Milano il 2,1%. L’agenzia di rating Moody’s ha indicato oggi di essere impressionata dai progressi fatti dalla Grecia nel ridurre il suo deficit. Ad incoraggiare gli investitori sono anche le notizie arrivate dall’Asia e dagli Stati Uniti. La Banca Centrale del Giappone ha tagliato a sorpresa i suoi tassi d’interesse. L’indice ISM relativo al settore statunitense dei servizi è salito lo scorso mese più di quanto atteso dagli economisti.
I bancari sono rimbalzati. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato il 3%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,5%, BNP Paribas (FR0000131104) il 3,9%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3,7% e UBS (CH0024899483) il 2,2%.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 4,1%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,4%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,6% e Xstrata (GB0031411001) il 2,6%. Il prezzo dell’oro ha raggiunto oggi un ennesimo massimo storico, il prezzo del rame è salito ai massimi livelli da 26 mesi.
BMW (DE0005190003) ha chiuso in rialzo del 3,6%. Banco Santander ha avviato oggi la copertura sul titolo del costruttore di automobili con “Buy”.
British Airways (GB0001290575) ha guadagnato il 6,5%. Il traffico passeggeri della linea aerea britannica è salito lo scorso mese per la prima volta da febbraio.
TUI Travel (GB00B1Z7RQ77) ha guadagnato il 4,2%. Il leader del settore del turismo ha annunciato che le prenotazioni per il prossimo inverno sono robuste in tutti i mercati e confermato i suoi obiettivi per l’intero esercizio.
Alstom (FR0010220475) ha perso lo 0,6%. Il gruppo industriale francese ha annunciato ieri che taglierà 4.000 posti di lavoro.
E.ON (DE0007614406) ha chiuso in ribasso dello 0,8%. HSBC ha tagliato il suo rating sul titolo del colosso delle utilities da “Neutral” ad “Underweight”.
Tesco (GB0008847096) ha guadagnato lo 0,2%. La terza maggiore impresa al mondo del settore della distribuzione ha aumentato nel primo semestre l’utile poco più di quanto atteso dagli analisti.
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