I ministri delle finanze dell’Unione Europea hanno accettato domenica sera la richiesta di aiuti finanziari presentata dall’Irlanda. Lo ha annunciato Olli Rehn, il Commissario europeo agli Affari economici e monetari. Rehn ha dichiarato che la richiesta di aiuti finanziari posta dal Governo irlandese all’Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale è stata accolta con favore. Secondo Rehn il sostegno all’Irlanda sarebbe necessario per preservare la stabilità finanziaria in Europa. Il programma di aiuti avrà una durata di tre anni, i suoi dettagli verranno elaborati entro la fine del mese da degli esperti della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale. Si tratta della prima volta che un Paese ricorre al cosiddetto fondo di salvaggio (EFSF, European Financial Stability Facility) predisposto dall’Unione Europea. Lo scorso maggio la Grecia aveva ricevuto €110 miliardi, ma allora non esisteva ancora l’EFSF. Al salvataggio dell’Irlanda parteciperanno anche il Regno Unito, la Svezia e la Danimarca con dei prestiti bilaterali. Il Governo irlandese ha titubato a lungo prima di ammettere infine che il Paese ha bisogno di un aiuto esterno per superare la crisi. Secondo le voci che circolano a Bruxelles il piano di aiuti per Dublino avrà un volume di circa €80 miliardi. Si tratta di una cifra enorme se si pensa che l’Irlanda ha solamente 4,4 milioni di abitanti. Come ha specificato Wolfgang Schäuble, il Ministro tedesco dell’Economia, gli aiuti non saranno però automatici. L’Irlanda dovrà fare nei prossimi anni degli importanti sacrifici. Il Premier Brian Cowen ha confermato che il Governo ha raggiunto un accordo su un piano di austerità quadriennale da €15 miliardi, pari al 10% del PIL dell’Irlanda.
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