Parmalat (IT0003826473) ha pubblicato oggi le valutazioni del suo Consiglio di Amministrazione in relazione all’offerta di Lactalis.
Per quanto riguarda il lato industriale il Consiglio di Amministrazione di Parmalat osserva che una fusione con Lactalis potrebbe indebolire l’azienda. Lactalis intende infatti consolidare in Parmalat le sue attività di latte confezionato detenute in Francia e Spagna. La presenza di Parmalat in Europa occidentale, vale a dire in un mercato considerato “maturo”, aumenterebbe, le attività si concentrerebbero maggiormene in aree nelle quali non si prevedono tassi di sviluppo significativi nei prossimi anni. Il portafoglio prodotti si sbilancerebbe inoltre maggiormente sulle categorie latte pastorizzato e UHT, caratterizzate da una minore possibilità di differenziazione di prodotto e da una forte presenza di marche private che accentuano la pressione competitiva con una conseguente riduzione della profittabilità. La concentrazione nella categoria latte, categoria a basso margine, potrebbe infine esporre Parmalat a maggiori rischi di sofferenza in caso di fluttuazione del costo della materia prima limitando la possibilità di attenuare gli effetti con altre categorie di prodotto.
Per quanto riguarda il prezzo di €2,60 per azione offerto da Lactalis il Consiglio di Amministrazione di Parmalat si è avvalso, al fine di meglio valutare la sua congruità, del supporto di Goldman Sachs in qualità di advisor finanziario. Dopo aver applicato una serie di metodologie di valutazione la banca d’affari è arrivata alla conclusione che l’offerta di Lactalis non è congrua. Anche sulla base delle proprie valutazioni il Consiglio di Amministrazione di Parmalat ha individuato gli intervalli di valorizzazione risultatanti dall’applicazione di ciascuna delle metodologie. Per quanto riguarda la metodologia del cosiddetto “discounted cash flow”, l’intervallo è ricompreso tra €2,53 e €3,10; per quanto attiene la metodologia dei “multipli di operazioni selezionate”, l’intervallo è ricompreso tra €2,56 e €3,17; infine per quanto riguarda la metodologia dei “premi impliciti in offerte pubbliche di acquisto precedenti”, l’intervallo è ricompreso tra €2,71 e €3,14. Tenuto conto del posizionamento del prezzo offerto da Lactalis rispetto a tali intervalli, il Consiglio di Amministrazione di Parmalat ritiene che non sia congruo in quanto, per le prime due metodologie, è appena superiore al valore minimo individuato e, per l’ultima metodologia, è addirittura inferiore al valore minimo individuato. Il Consiglio di Amministrazione di Parmalat precisa d’altra parte che la convenienza economica dell’adesione all’Opa di Lactalis dovrà essere valutata dal singolo azionista all’atto dell’adesione, tenuto conto dell’andamento del titolo e delle dichiarazioni del gruppo francese contenute nel Documento d’Offerta.
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