Prysmian (IT0004176001) ha annunciato oggi che nel 2010 il suo utile netto adjusted è calato del 16% a €173 milioni. Il calo è principalmente attribuibile all’importante effetto positivo dovuto al fair value derivati metalli di cui il produttore di cavi aveva beneficato nel 2009. I ricavi di Prysmian sono aumentati lo scorso anno del 3,2% a €4,57 miliardi. Prysmian osserva che nel corso dell’anno c’è stata una progressiva evoluzione positiva: a un primo trimestre significativamente negativo (-11,2%) ha fatto seguito una inversione di tendenza nel secondo trimestre (+4,3%), consolidatasi poi nel terzo (+7,6%) e nel quarto trimestre (+11,8%). L’Ebitda adjusted è stato pari a €387 milioni (-4,0% sul 2009) e si è posizionato nella fascia alta del range comunicato al mercato. Per il 2011 Prysmian prevede la prosecuzione del trend di recupero nei business Trade & Installers, Power Distribution e nei prodotti del segmento Industrial più esposti agli andamenti ciclici del mercato. Si conferma, inoltre, l’andamento positivo della domanda per i business ad alto valore aggiunto della transmissione di energia, energie rinnovabili, Oil&Gas e per i cavi in fibra ottica destinati ai principali operatori del settore Telecom. Prysmian ha annunciato che il suo Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti, la distribuzione di un dividendo unitario di €0,166 per azione, per un ammontare complessivo di circa €35 milioni di euro.
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