Jean Claude Trichet ha dichiarato oggi che le pressioni inflazionistiche sono aumentate nell’ultimo mese. Secondo il Presidente della Banca Centrale Europea i rischi sarebbero al rialzo e una forte vigilanza sarebbe necessaria per mantenere la stabilità dei prezzi. Trichet ha indicato che le pressioni inflazionistiche sono largamente dovute alla crescita dei prezzi delle materie prime. La BCE si attende per il 2011 un’inflazione tra il 2% e il 2,6% (precedente forchetta: 1,3%-2,3%) e per il 2012 tra l’1% e il 2,4% (precedente forchetta: 0,7%-2,3%). Trichet ha omesso questa volta di indicare che l’attuale livello dei tassi d’interesse è appropriato. Da notare è anche che la BCE aveva usato in passato la formula “forte vigilanza” prima di un aumento dei tassi d’interesse. Per questi motivi sembra probabile che la BCE possa intervenire sui tassi già il prossimo mese. Trichet ha da parte sua indicato che non è stata presa ancora alcuna decisione e che molto dipenderà dai prossimi dati macroeconomici. La BCE è diventata più ottimista sull’economia anche se Trichet ha ribadito che l’incertezza sulle prospettive di crescita resta elevata. La BCE si attende ora per il 2011 un aumento del PIL nella zona euro tra l’1,3% e il 2,1% e per il 2012 tra lo 0,8% e il 2,8%. In precedenza la BCE aveva previsto per quest’anno un aumento tra lo 0,7% e il 2,1% e per il prossimo tra lo 0,6% e il 2,8%.
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