UBS (CH0024899483) ha comunicato oggi che nel secondo trimestre di quest’anno il suo utile netto è calato del 58% a CHF 481 milioni. Sui conti della banca svizzera ha pesato soprattutto la debole performance della divisione Investment Bank. L’utile ante imposte è sceso a CHF 951 milioni. Gli analisti avevano atteso un utile netto di CHF 1,1 miliardi ed un utile ante imposte di CHF 1,6 miliardi. La divisione Investment Bank ha registrato lo scorso trimestre una perdita ante imposte di CHF 130 milioni. UBS spiega che i ricavi sono diminuiti significativamente nell’area Securities a causa delle difficili condizioni di mercato. I ricavi sono stati impattati inoltre da una perdita di CHF 349 milioni relativa all’IPO di Facebook (US30303M1027). Le altre principali divisioni di UBS hanno chiuso lo scorso trimestre in nero. L’utile ante imposte della divisione Wealth Management ha ammontato a CHF 502 milioni, quello della divisione Retail & Corporate a CHF 399 milioni. I depositi della clientela sono cresciuti di CHF 19 miliardi, a CHF 362 miliardi. UBS indica che le divisioni di gestione patrimoniale e Retail & Corporate hanno continuato ad attirare capitali della clientela in conti correnti così come in conti personali e di risparmio. Per quanto riguarda la posizione patrimoniale il Tier 1 Common Equity secondo Basilea III è aumentato dal 7,5% all’8,8%. UBS si attende che il coefficiente si attesti tranquillamente sopra il 9% entro la fine del 2012. UBS avverte che la crisi del debito, i problemi che riguardano il sistema bancario europeo, come pure la grande incertezza derivante dalle tensioni geopolitiche, dalle prospettive economiche globali in generale e dal “precipizio” fiscale statunitense continueranno a esercitare un forte impatto sulla fiducia della clientela e, quindi, sui livelli di attività nel terzo trimestre del 2012.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!