UBS (CH0024899483) ha annunciato oggi che nel primo trimestre di quest’anno il suo utile netto è calato del 54% a CHF 827 milioni. Gli analisti avevano atteso CHF 1,1 miliardi. Sui conti della banca svizzera ha pesato una perdita su crediti propri di CHF 1,16 miliardi dovuta a rivalutazione di passività finanziarie esposte in bilancio al fair value, che ha riflesso principalmente il restringimento degli spread creditizi nel trimestre. UBS ha registrato inoltre anche una perdita dovuta a rettifiche di valore della componente debitoria del suo portafoglio derivati pari a CHF 53 milioni. Tutte le divisioni di UBS hanno altrimenti migliorato la loro performance operativa rispetto al trimestre precedente. L’utile ante imposte dell’Investment Bank ha ammontato a CHF 730 milioni rispetto ai CHF 99 milioni registrati nel primo trimestre. Il risultato è stato dovuto ad un aumento dei ricavi in tutte le aree operative grazie a un miglioramento delle condizioni di mercato. Nel Wealth Management l’utile ante imposte è cresciuto su base sequenziale da CHF 471 milioni a CHF 803 milioni, nel Global Asset Management da CHF 118 milioni a CHF 156 e nel Retail & Corporate da CHF 412 milioni a CHF 575 milioni. Per quanto riguarda la posizione patrimoniale, il Tier 1 secondo Basilea 2,5 è migliorato di 280 punti base, al 18,7%, dal 15,9% del 31 dicembre 2011. UBS indica che la crisi del debito nella zona euro, i timori legati al sistema bancario europeo e al disavanzo del bilancio federale statunitense, come la continua incertezza riguardo alle prospettive economiche mondiali, si ripercuoteranno con ogni probabilità sull’attività della clientela anche nel secondo trimestre del 2012. Se non ci saranno progressi nelle descritte problematiche, miglioramenti ulteriori nelle condizioni prevalenti sul mercato sarebbero improbabili. Ciò potrebbe continuare a frenare la crescita dei ricavi, dei margini d’interesse netti e della raccolta netta.
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