UniCredit (IT0000064854) ha annunciato oggi di aver chiuso il terzo trimestre del 2011 in rosso di €10,64 miliardi. La prima banca italiana indica in una nota che la perdita è riconducibile a svalutazioni di natura straordinaria e non ripetibili (per un totale di €10,16 miliardi al netto delle tasse), legate all’incidenza negativa sulla redditività attesa del mutato scenario macroeconomico e regolamentare. Escludendo tali svalutazioni, la perdita normalizzata del trimestre è stata di €474 milioni. Il risultato di gestione ha ammontato a €1,85 miliardi, in calo del 27% rispetto al terzo trimestre del 2010 anche a seguito della perdita netta di negoziazione di €285 milioni dovuta all’allargamento degli spread sui titoli governativi. Il margine di intermediazione è sceso dell’11,3% a €5,72 miliardi. UniCredit spiega che il calo è stato dovuto principalmente alla perdita netta di negoziazione. Gli accantonamenti su crediti sono aumentati rispetto al trimestre precedente da €1,18 miliardi a €1,85 miliardi. Tale forte crescita è stata causata dal fatto che in Germania nel secondo precedente si erano verificate delle riprese nette su crediti, non ricorrenti e non ripetibili, mentre nel trimestre attuale si sono verificate delle rettifiche nette su crediti. D’altra parte, il prolungarsi della crisi ha comportato un’accelerazione degli accantonamenti sul portafoglio clienti corporate italiano.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 ratio si stabilizza a fine settembre 2011 a 8,74%, a 10,35% pro forma al 30 settembre per l’annunciato aumento di capitale di €7,5 miliardi (ipotizzando la sua totale sottoscrizione) con una diminuzione su trimestre di 38 punti base (di cui 9 punti base dovuti all’applicazione del floor di Basilea 1), dovuto al contributo negativo della ristrutturazione dei Cashes e alla dinamica del risultato netto, parzialmente mitigati dal beneficio derivante dal rilascio degli utili accantonati a dividendi nel primo semestre 2011. Il Tier 1 ratio si attesta all’9,68% ed il Total Capital Ratio al 12,80%.
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