La debolezza del dollaro rispetto alle altre principali valute mondiali e soprattutto nei confronti dell’euro è stato uno dei temi dominanti dell’anno borsistico 2004. La valuta europea ha guadagnato lo scorso anno sul biglietto verde l’8% e raggiunto i suoi massimi livelli dalla sua introduzione nel 2001 a più di 1,36 dollari. L’euro si è rafforzato sensibilmente sul dollaro soprattutto negli ultimi mesi del 2004. La rielezione di George W. Bush a Presidente degli Stati Uniti ha aumentato infatti i timori dei mercati riguardo un ulteriore aumento del doppio deficit americano (pubblico e commerciale). Secondo gli analisti delle principali banche d’affari questo dovrebbe essere anche nel 2005 il fattore principale che continuerà ad influenzare il rapporto euro-dollaro. La maggior parte degli esperti esclude una veloce inversione del trend sui mercati valutari. La valuta americana dovrebbe continuare ad essere debole, l’euro dovrebbe mantenersi ad alti livelli. Borsainside.com ha raccolto le previsioni di alcune delle principali banche d’investimento al mondo sul rapporto euro-dollaro per la fine del 2005. Il colosso finanziario olandese ABN Amro è il più ottimista sull’euro (o il più pessimista sul dollaro, dipende dai punti di vista) e prevede che la valuta europea chiuderà il 2005 sul dollaro a quota 1,43. Secondo gli esperti di ABN Amro l’euro dovrebbe inoltre toccare nel corso dell’anno massimi di 1,51 sul dollaro. La più cauta è invece Commerzbank che prevede un corso dell’euro alla fine del 2005 a 1,28 dollari.
Ma ecco qui la lista con le banche d’affari e le loro previsioni sul rapporto euro-dollaro per la fine del 2005:
ABN Amro 1,43
Commerzbank 1,28
Dresdner Bank 1,32
Goldman Sachs 1,40
HSBC 1,40
ING 1,40
J.P. Morgan 1,34
Lehman Brothers 1,40
Morgan Stanley 1,32
Nomura 1,35
Sal. Oppenheim 1,35
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