Goldman Sachs ha confermato il suo rating di "Outperform" sul titolo ed alzato leggermente le stime sull'utile per azione del colosso italiano del petrolio per il 2005 a €2,18 e per il 2006 a €2,47. Eni avrebbe presentato come atteso dei solidi risultati di bilancio. Il titolo continuerebbe ad essere ingiustamente sottovalutato rispetto alla media settoriale europea. I margini di crescita della produzione e del cash flow di Eni sarebbero infatti tra i più promettenti nel comparto. I soli rischi del titolo sarebbero legati ad eventuali cambiamenti ai vertici dell'impresa. Goldman Sachs crede però che Vittorio Mincato sarà confermato al suo posto di CEO di Eni.
Anche Credit Suisse First Boston ha alzato le sue stime sull'utile per azione di Eni per il 2005 e il 2006. La banca d'affari ha dichiarato di essere stata sorpresa molto positivamente dalla riduzione del debito netto. Anche per Credit Suisse First Boston la valutazione di Eni sarebbe appetibile rispetto a quella dei titoli delle principali concorrenti. Questa circostanza compenserebbe pienamente l'attuale insicurezza riguardo i possibili cambiamenti del management. Il rating di CSFB sul titolo resta "Outperform" con un target price a €22,50.
Soddisfatta dei risultati di Eni anche Merrill Lynch che giudica il titolo però solo "Neutral". Merrill Lynch da un'importanza maggiore ad un possibile cambiamento ai vertici di Eni. Merrill Lynch crede che Mincato occuperà in futuro il posto di Chairman mentre CEO diverrà un altro manager.

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