
I bancari sono stati particolarmente deboli. Bene controtendenza MPS e Fiat.
La Borsa di Milano ha chiuso oggi in netto calo. Il FTSE MIB ha perso l'1% a 16.971,17 punti. Gli investitori si attendono ormai che la Fed ridurrà presto i suoi stimoli monetari. Il piano del primo ministro giapponese Shinzo Abe per rilanciare l'economia non ha potuto inoltre convincere i mercati. Nel finale di seduta Piazza Affari ha incrementato le perdite a causa del negativo andamento di Wall Street.
I bancari sono stati particolarmente deboli. Banco Popolare (IT0004231566) ha perso il 2%, Banca Popolare di Milano (IT0000064482) il 2,6%, Banca Popolare dell'Emilia Romagna (IT0000066123) il 3,1% e Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l'1,7%.
Banca MPS (IT0001334587) ha guadagnato controtendenza il 4,4%. Secondo quanto riporta il "Sole 24 Ore" la banca senese avrebbe accelerato sul fronte dell'abolizione del tetto del 4% ai diritti di voto per tutti gli azionisti diversi dalla Fondazione MPS.
Fiat (IT0001976403) ha chiuso in rialzo dell'1,7%. Secondo quanto riporta "Reuters" il Lingotto avrebbe lanciato l'operazione per rifinanziare i suoi prestiti e quelli di Chrysler.
Fiat Industrial (IT0004644743) ha guadagnato lo 0,3%. Il produttore di veicoli industriali ha annunciato che sarà quotato oltre che a Wall Street anche a Milano.
Ansaldo STS (IT0003977540) ha guadagnato l'1,4%. Secondo quanto riporta "Bloomberg" le ferrovie russe avrebbero l'intenzione di investire $157 miliardi nelle linee ad alta velocità, prima dei Mondiali di Calcio del 2018. La notizia ha spinto oggi tutti i titoli delle compagnie europee impegnate nel settore.

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