
Le sofferenze delle banche italiane sono cresciute ad agosto a quasi 142 miliardi. Il perdurare della crisi ha fatto crescere ulteriormente la rischiosità dei prestiti.
Le sofferenze delle banche italiane hanno raggiunto un nuovo livello record. È quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).

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Le sofferenze lorde sono cresciute ad agosto di circa €2 miliardi rispetto a luglio e di circa €26 miliardi rispetto allo stesso mese del 2012 (+22,4%) arrivando ad un totale di circa €141,84 miliardi.
L'ABI avverte che a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti è ulteriormente cresciuta.
In rapporto agli impieghi, le sofferenze risultano pari al 7,3% ad agosto (5,9% un anno prima). Tale valore raggiunge il 13,1% per i piccoli operatori economici (10,9% a luglio 2012), l'11,7% per le imprese (8,8% un anno prima) ed il 6,1% per le famiglie consumatrici (5,3% ad agosto 2012).
Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato al 3,93%, dal 3,85% di luglio e dal 2,97% di agosto 2012.