
Il FTSE MIB ha perso il 2,4% a 18.910,68 punti. La BCE ha fissato dei rigidi criteri per la revisione della qualità degli asset delle banche. Gli investitori temono un aumento di capitale.
La Borsa di Milano ha chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 2,4% a 18.910,68 punti.

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Il clima è peggiorato oggi sulle borse. A pesare sono stati l'aumento dei tassi sul mercato monetario cinese e alcuni deludenti risultati societari.
I bancari hanno sofferto in particolar modo. Mediobanca (IT0000062957) ha perso il 3,7%, Banca Popolare dell'Emilia Romagna (IT0000066123) il 6%, Banco Popolare (IT0004231566) il 5,5%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,6%, Banca Popolare di Milano (IT0000064482) il 5,3%, Banca MPS (IT0001334587) il 6,5%, UBI Banca (IT0003487029) il 3,7% e UniCredit (IT0000064854) il 3,3%. La BCE ha fissato dei rigidi criteri per la revisione della qualità degli asset delle banche. È probabile quindi che alcuni istituti di credito dovranno ricorrere all'aumento di capitale.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha chiuso in ribasso del 9,6%. Il produttore di semiconduttori ha chiuso anche il terzo trimestre in rosso e rinviato il suo target di profittabilità di sei mesi.
A2A (IT0001233417) ha perso il 6,8%. Fabio Capra, capogruppo Pd al comune di Brescia, ha dichiarato ieri che i bresciani vogliono cedere almeno il 4% del capitale della multiutility insieme all'altro socio forte, il comune di Milano, mantenendo il 51% del capitale.