
Eni ha beneficiato della plusvalenza registrata sulla cessione del 28,57% di Eni East Africa. L'utile netto adjusted è calato del 29,4%. La produzione è scesa del 3,8%.
Eni (IT0003132476) ha comunicato oggi che nel terzo trimestre del 2013 il suo utile netto è aumentato del 61,9% a €3,99 miliardi. L'aumento è stato dovuto alla plusvalenza registrata sulla cessione del 28,57% di Eni East Africa.

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L'utile netto adjusted è calato lo scorso trimestre del 29,4% a €1,17 miliardi. Il calo è stato dovuto al peggioramento della performance operativa, ai minori risultati delle partecipazioni industriali e all’aumento di circa 10 punti percentuali del tax rate consolidato (63,4%).
L'utile operativo adjusted si è attestato a €3,44 miliardi, in flessione del 15,7% rispetto al terzo trimestre del 2012.
La produzione è scesa del 3,8% a 1,653 milioni di boe/giorno a causa degli impatti rilevanti degli eventi di forza maggiore in Nigeria e Libia.
Le vendite di gas di 18,35 miliardi di metri cubi hanno registrato una flessione di 1,13 miliardi di metri cubi (-5,8%) a causa principalmente dell’utilizzo della flessibilità ottenuta dalla rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento di lungo termine.
Il cane a sei zampe prevede per il 2013 che lasua produzione calerà rispetto al consuntivo 2012 a causa dell’impatto dei fattori geopolitici, in particolare in Nigeria e Libia.
L'ad Paolo Scaroni ha dichiarato che considerata la solidità del business il gruppo avvierà il programma di buy-back da massimo €6 miliardi.