
Tra i fattori che potrebbero frenare la ripresa Confindustria cita la forza dell'euro, la minaccia di deflazione e la restrizione del credito.
La ripresa in Italia è in atto ma alcuni fattori mettono a rischio le previsioni di crescita per il 2014. Lo afferma il Centro studi di Confindustria (Csc) nella congiuntura flash pubblicata oggi.

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"Il piccolo colpo di coda della recessione nel terzo trimestre lascia intatte le prospettive di ripartenza dell'economia italiana", spiega il Csc.
Tuttavia i rischi rimangono. Tra i fattori che potrebbero frenare la ripresa il Csc cita la forza dell'euro, la minaccia di deflazione e la restrizione del credito.
Legge di stabilità
Per quanto riguarda la legge di Stabilità il Csc osserva che fa molto poco per rimettere al centro l’industria e rilanciare lo sviluppo. Il Csc aggiunge che la legge di Stabilità potrebbe uscire indebolita dal passaggio parlamentare "in quello che dovrebbe essere uno dei capisaldi della politica economica per il Paese: taglio del cuneo fiscale a beneficio delle imprese manifatturiere, oltre che dei lavoratori".
Il Csc avverte che "senza questa chiave di volta è vano attendersi rapidi progressi nel ritmo di marcia del Pil e, quindi, nella creazione di occupazione" che "peggiora più in fretta di quel che era temuto e che le statistiche provvisorie lasciavano intravedere".