
È quanto emerge dalla bozza del decreto legge che il Consiglio dei ministri ha discusso in via preliminare ieri. Il governo deve trovare 2,4 miliardi.
La cancellazione della seconda rata Imu verra' finanziata grazie ad una serie di misure tra cui un aumento dell'Ires e delle accise sui carburanti a partire dal 2015. È quanto emerge dalla bozza del decreto legge che il Consiglio dei ministri ha discusso in via preliminare ieri.

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L'acconto sull'Ires viene aumentato al 128% per il 2013 (al 127% nel 2014) per banche e assicurazioni. La bozza prevede inoltre che le accise sui carburanti aumentino nuovamente dal primo gennaio 2015 e fino al 15 febbraio 2016. Da questa misura si attendono entrate per €1.505 milioni nel 2015 e per €42,2 milioni nel 2016.
Nella bozza si trova anche l'acconto sull'imposta del risparmio amministrato pari al 100% dell'ammontare dei versamenti dovuti nei primi 11 mesi dell'anno.
Il governo deve trovare €2,4 miliardi dopo essersi impegnato lo scorso 28 agosto a cancellare la seconda rata su abitazioni principali, terreni agricoli e fabbricati rurali.
La difficoltà di garantire le coperture ha indotto l'esecutivo a prendere tempo e a rinviare il varo del decreto a martedì 25 novembre. Visto che ci sono ancora in corso mediazioni all'interno della maggioranza è possibile che il ministero dell'Economia si presenti all'appuntamento con una bozza diversa.