Con 171 voti favorevoli, 135 contrari e nessun astenuto, il Senato ha accordato la scorsa notte la fiducia al Governo, approvando il maxiemendamento interamente sostitutivo del disegno di legge di stabilità.
Forza Italia ha votato contro perché il Governo avrebbe disatteso gli impegni sulla tassazione degli immobili e mancato gli obiettivi della pacificazione, dello sviluppo e delle riforme. La manovra sarebbe un’occasione perduta: nessuna inversione di tendenza rispetto alle politiche di inasprimento fiscale, nessuna ristrutturazione della spesa, nessun sostegno alla domanda interna.
Il Vice Ministro dell’economia, Stefano Fassina, ha affermato che il ddl di stabilità si inscrive in un quadro macroeconomico difficile ed è condizionata da scelte di politica economica che devono essere riviste a livello europeo. La manovra avrebbe comunque un segno anticiclico, marcando un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni.
Fassina ha spiegato che il ddl di stabilità allenta per un miliardo il patto di stabilità interno, alleggerisce il carico fiscale sul lavoro e sulle imprese, impegna 1,5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, prevede un sistema nazionale di garanzia per il credito alle imprese, potenzia i consorzi fidi, elimina la Tares, prevede detrazioni per l’abitazione principale e riduce di un quarto la tassazione sulla casa, aiuta i lavoratori socialmente utili, avvia la sperimentazione del reddito minimo di inserimento in alcune città.
Il Vice Ministro ha auspicato che nel passaggio alla Camera siano rivalutate le pensioni minime e siano rafforzate le misure per il sostegno all’economia reale e per l’equità.
Oggi alle 9.30 è in programma una nuova seduta dell’aula per la votazione della nota di variazioni al bilancio e la votazione finale del ddl Bilancio.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!