
E' scattata la clausola di salvaguardia posta a garanzia dell'incasso per cancellare la prima rata dell'Imu. Aumentano gli acconti Ires e Irap.
E' scattata la "clausola di salvaguardia" posta a garanzia dell'incasso per cancellare la prima rata dell'Imu. Il Tesoro non ha centrato infatti l’obiettivo di incassare 1,525 miliardi, tra i 925 milioni attesi dal gettito Iva dai pagamenti della Pubblica amministrazione e i 600 milioni di sanatoria sui giochi.

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Ora, per l’anno di imposta 2013 le società di capitali dovranno pagare il 102,5% (anziché il 101%) dell’acconto fiscale Ires e Irap, mentre per l’anno venturo questo scenderà, salvo ulteriori cambiamenti, al 101,5%.
Secondo la CGIA di Mestre le imprese verrebbero in questo modo beffate due volte.
Il segretario dell'associazione mestrina, Giuseppe Bortolussi, ha spiegato che le imprese dovranno saldare il conto dopo che la copertura della prima rata dell'Imu è saltata perché la Pubblica amministrazione non ha saldato i suoi debiti nei loro confronti. "Insomma, oltre al danno la beffa", ha commentato Bortolussi.
"In uno Stato di diritto - ha aggiunto - chi non onora i suoi debiti dovrebbe essere punito; in Italia, invece, chi non paga la fa franca e impone addirittura un appesantimento fiscale nei confronti dei propri creditori".
Leggi il comunicato stampa del ministero dell'Economia e delle Finanze:
Incrementi degli acconti Ires e Irap