La ricchezza delle famiglie italiane è scesa significativamente negli ultimi anni. Lo si apprende da un supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia.
Dal 2007 la ricchezza delle famiglie italiane è diminuita del 9%. Solo tra il 2011 e il 2012 il calo in termini reali è stato del 2,9%. A causare la diminuizione dello scorso anno è stato il declino dei prezzi delle abitazioni (-5,2%).
Cala la ricchezza in abitazioni
Alla fine del 2012 la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane ammontava a oltre 4.800 miliardi di euro, corrispondenti in media a più di 200 mila euro per famiglia. Bankitalia spiega che la ricchezza in abitazioni, a prezzi correnti, è diminuita in questo modo tra la fine del 2011 e la fine del 2012 del 3,9% (194 miliardi di euro), pari al 6% in termini reali. Per il primo semestre del 2013 Bankitalia ipotizza un’ulteriore contrazione del valore della ricchezza in abitazioni dell’1,8% a prezzi correnti.
Il risparmio scende per il settimo anno di fila
Bankitalia avverte che la tendenza alla flessione del risparmio si è accentuata negli ultimi anni. “Tra il 1996 e il 2002 il risparmio era pari in media d’anno all’1,7% della ricchezza netta; è sceso all’1,3% tra il 2003 e il 2006, allo 0,9% tra il 2007 e il 2009 e allo 0,5% nel periodo 2010-2011”. Nel 2012 il risparmio, è sceso per il settimo anno consecutivo in termini nominali, risultando pari a 36 miliardi di euro. Bankitalia osserva che il risparmi si attestava in media intorno ai 100 miliardi di euro, sempre a prezzi correnti, alla fine degli anni novanta.
Le famiglie italiane sono tra le più ricche al mondo
C’è comunque una nota positiva. Nonostante il calo degli ultimi anni, le famiglie italiane mostrano nel confronto internazionale un’elevata ricchezza netta, pari nel 2011 a 7,9 volte il reddito lordo disponibile; tale rapporto è comparabile con quelli di Francia, Regno Unito e Giappone e superiore a quelli di Stati Uniti, Germania e Canada. Il rapporto fra attività reali e il reddito disponibile lordo, pari a 5,5, è inferiore soltanto a quello delle famiglie francesi. Bankitalia indica inoltre che il livello di indebitamento resta relativamente basso (82% del reddito disponibile), nonostante i significativi incrementi degli ultimi anni.
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