
Secondo la Confesercenti la politica fiscale sarebbe inefficiente e punitiva. Le piccole superfici verrebbero penalizzate in particolar modo.
L'aumento dell'IVA ha dato il colpo di grazia ai consumi. Lo denuncia la Confesercenti.

✅ Conosci la rivoluzione del social trading di eToro? Unisciti alla community, la funziona CopyTrader™ ti permette di copiare in automatico le strategie dei migliori traders del mondo. Ottieni un conto Demo con 100.000€ di credito virtuale >>
L'associazione spiega che il nuovo calo delle vendite al dettaglio annunciato oggi dall'Istat è dato grave ma non inatteso: "l'aumento dell’aliquota IVA, scattato il primo ottobre ha infatti minato ulteriormente la fiducia dei consumatori, traducendosi in contrazione della spesa".
Politica fiscale inefficiente e punitiva
Secondo la Confesercenti la politica fiscale sarebbe inefficiente perchè oltre a punire i redditti ed i consumi non porterebbe i benefici previsti all'erario. La Confesercenti indica a proposito che nei primi 10 mesi del 2013 il gettito proveniente da imposte indirette è calato di 3,7 miliardi a causa della continua riduzione dei consumi che proprio gli aumenti fiscali hanno contribuito a creare.
Piccole superfici fortemente penalizzate
La Confesercenti osserva che ad essere penalizzate sono soprattutto le piccole superfici, che tra gennaio e ottobre hanno registrato un calo di vendite del 3,1%, quasi triplo rispetto a quello della grande distribuzione (-1,1%).
"L'aumento IVA andava evitato - conclude la Confesercenti, così come occorreva ed occorre una svolta profonda nella politica fiscale di questo Paese, vista la pressione fiscale effettiva che ha ormai superato la soglia del 55%".