La stretta sui prestiti alle imprese continuerà nel 2014. Lo segnala il Centro studi di Confindustria (Csc)
Proprio ieri era emerso dal Supplemento al Bollettino Statistico “Moneta e banche” della Banca d’Italia che le banche sono sempre più restie a concedere prestiti. Quelli alle società non finanziarie sono crollati a novembre di ben il 6% (-4,9% ad ottobre).
L’analisi del Csc
Il Csc indica da parte sua che il calo dei prestiti bancari alle imprese è stato finora del 10,5% dal picco del settembre 2011, pari a -96 miliardi di euro. La situazione non dovrebbe migliorare quest’anno. Il Csc prevede un calo dell’1% (-8 miliardi). Nel 2015 i prestiti dovrebbero invece aumentare del 2,8% (+22 miliardi).
Il Csc osserva che il calo dei prestiti è partito dal lato dell’offerta e perciò le sue previsioni si basano sull’evoluzione nei bilanci bancari del rischio di credito (oggi ai massimi), della capacità di generare utili (ai minimi), dei ratio di capitale e della raccolta.
L’esito dei test della BCE sarà cruciale
Molto dipenderà dai test della BCE. La tendenza si invertirà se l’analisi dell’Eurotower confermerà “la solidità dei bilanci bancari così da infondere fiducia negli istituti italiani da parte degli investitori e da abbassare la loro avversione al rischio”. Il Csc avverte che se i test dovessero avere invece un esito negativo allora “si potrebbe materializzare uno scenario avverso, nel quale i prestiti scenderebbero del 4,9% nel 2014 (-40 miliardi) e dell’1,3% nel 2015 (-10 miliardi)”.
Necessario sviluppo di altri canali di finanziamento
IlCsc ritiene inoltre che l’andamento dei prestiti bancari nel 2014-15 non potrà comunque soddisfare pienamente il fabbisogno finanziario creato dal miglioramento della domanda e dell’attività economica. Sarebbe quindi necessario e urgente lo sviluppo dei canali di finanziamento non bancari.
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