
La crisi continua a pesare sul settore bancario italiano. Nuovo record di sofferenze. Ancora in calo i prestiti a famiglie e imprese.
Le sofferenze delle banche italiane sono salite ulteriormente ed hanno raggiunto un nuovo livello record. È quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).

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Le sofferenze lorde sono cresciute a novembre di €2,3 miliardi rispetto ad ottobre e di €27,7 miliardi rispetto allo stesso mese del 2012 (+22,8%) arrivando ad un totale di circa €149,6 miliardi.
L'ABI avverte che a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti è ulterioremente cresciuta. Le sofferenze nette sono risultate a novembre pari a €75,6 miliardi, da €75,2 miliardi a ottobre.
In rapporto agli impieghi, le sofferenze risultano pari al 7,8% a novembre (6,1% un anno prima). Tale valore raggiunge il 13,6% per i piccoli operatori economici (11,4% a novembre 2012), il 12,6% per le imprese (9,3% un anno prima) ed il 6,3% per le famiglie consumatrici (5,5% a novembre 2012).
Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato al 4,08%, dal 3,99% di ottobre e dal 3,26% di novembre 2012.
Calano ancora i prestiti a famiglie e imprese
I prestiti a famiglie e società non finanziarie hanno ammontato, a fine 2013, a €1.424 miliardi, con una variazione annua di -3,4% (-4,5% a novembre 2013).
Nel mese di novembre la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a -6%(-4,9% il mese precedente; -3,3% un anno prima). In lieve flessione la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (-1,5% a novembre 2013, -1,3% il mese precedente; -0,3% a novembre 2012).