
Il FTSE MIB ha perso l'1,2% a 20.346,57 punti. A2A debole dopo i conti. Bene Saipem.
La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in ribasso. Il FTSE MIB ha perso l'1,2% a 20.346,57 punti.

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A pesare è stata ancora una volta la crisi della Crimea. Prima del fine settimana gli investitori sono stati restii a correre rischi. Domenica nella penisola si vota per il referendum sull'indipendenza da Kiev. Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha ribadito oggi che gli Stati Uniti non riconosceranno il suo esito e avvertito la Russia che l’unità e la sovranità dell’Ucraina devono essere rispettate.
Quasi tutti i bancari hanno chiuso in rosso. UBI Banca (IT0003487029) ha perso il 3,3%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,8%, UniCredit (IT0000064854) l'1,4%, Mediobanca (IT0000062957) il 2,2%, Banca Popolare dell'Emilia Romagna (IT0000066123) il 2,1%, Banca Popolare di Milano (IT0000064482) lo 0,4% e Banco Popolare (IT0004231566) l'1,4%.
Banca MPS (IT0001334587) ha guadagnato controtendenza il 2%. Secondo delle voci di stampa il fondo americano JC Flowers avrebbe l'intenzone di acquistare fino al 20% della banca senese. Credit Suisse ha alzato inoltre il suo rating sul titolo da "Underperform" a "Neutral".
A2A (IT0001233417) ha perso il 3,9%. L'utile della multiutility lombarda è calato lo scorso anno del 76%.
Saipem (IT0000068525) ha guadagnato l'1%. Il gruppo petrolifero ha stipulato con Gazprom (RU0007661625) un contratto da €2 miliardi di euro per estendere il gasdotto South Stream attraverso il Mar Nero verso l'Europa meridionale.