
L'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) è sceso lo scorso anno del 5,6%. Nel solo quarto trimestre l'indice dell'Istat è calato su base annua del 4,8%.
Il mercato immobiliare resta in una profonda crisi. I prezzi delle abitazioni sono calati lo scorso anno in Italia del 5,6%. Lo ha comunicato oggi l'Istat. Nel 2012 la la variazione annuale era stata pari a -2,8%.

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L'Istat spiega che il calo del 2013 è imputabile a una riduzione del 2,4% dei prezzi delle abitazioni nuove (+2,2% nel 2012) e del 7,1% dei prezzi di quelle esistenti (dopo il -4,9% del 2012).
I dati del quarto trimestre
Nel solo quarto trimestre 2013, sulla base delle stime preliminari, l'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) è diminuito dell'1,3% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% nei confronti dello stesso periodo del 2012.
L'Istat osserva che mentre il calo congiunturale è la sintesi di andamenti simili registrati dai prezzi delle abitazioni nuove (-1,1%) e di quelle esistenti (-1,3%), la flessione tendenziale è il risultato da una parte dell'ampliamento della diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-3,5% da -2,5% del terzo trimestre), dall'altra dal rallentamento della flessione dei prezzi di quelle esistenti (-5,3% da -7,2%). Di conseguenza, il calo tendenziale è più contenuto di quello registrato nel trimestre precedente (-4,8% da -5,6%).
L'ampiezza del differenziale tra le variazioni su base annua dei prezzi delle abitazioni esistenti e dei prezzi di quelle nuove, dopo essere salita da 2,6 del primo trimestre del 2011 a 9,0 punti percentuali del quarto trimestre 2012, è scesa a 1,8 nel quarto trimestre del 2013; si tratta dell'ampiezza più ridotta da quando sono disponibili le variazione tendenziali dell'indice IPAB.