l rapporto deficit/PIL dell’Italia è stato nel 2013 pari al 2,8%, in diminuzione dello 0,1% rispetto a quello del 2012. Lo ha comunicato oggi l’Istat.
Includendo gli oneri relativi alle operazioni che vengono fatte dal Tesoro sui contratti derivati il deficit si è attestato al 3% del PIL. In questo modo l’Italia soddisfa appena i parametri di Maastricht.
Scendono le uscite e le entrate
Lo scorso anno, le uscite totali sono diminuite dello 0,5% rispetto all’anno precedente e il corrispondente rapporto rispetto al PIL è rimasto invariato al 50,6%; le entrate totali sono diminuite dello 0,3%, con un’incidenza sul PIL del 47,7% anch’essa stabile rispetto al 2012.
La pressione fiscale è risultata pari nel 2013 al 43,8%, in flessione di 0,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
I dati del quarto trimestre
Nel quarto trimestre 2013 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (AP) in rapporto al PIL (dati grezzi) è stato pari all’1,1%, in calo dello 0,4% rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2012.
Nel quarto trimestre 2013 il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo e pari a 16.765 milioni di euro. L’incidenza dell’avanzo sul PIL è stata del 4,1%, inferiore di 0,1 punti percentuali rispetto a quella registrata nel quarto trimestre del 2012.
Il saldo corrente nel quarto trimestre 2013 è stato positivo e pari a 5.003 milioni di euro (9.153 milioni nel corrispondente trimestre dell’anno precedente), con un’incidenza sul PIL dell’1,2%.
Nel quarto trimestre 2013, le uscite totali sono diminuite, in termini tendenziali, del 2,2%; la loro incidenza rispetto al PIL è stata del 56,7% (57,9% nel corrispondente trimestre dell’anno precedente). Le uscite correnti si sono ridotte dello 0,1% e quelle in conto capitale del 26,5%. Al netto della spesa per interessi (in flessione del 9,4%) le uscite correnti sono aumentate dell’1,0%.
Le entrate totali, nel quarto trimestre, sono diminuite, in termini tendenziali, dell’1,4% con un’incidenza sul PIL del 55,7%, inferiore di 0,7 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2012. La pressione fiscale è stata pari al 51,5%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
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