
Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici è sceso nel 2013 dell'1,1%. La propensione al risparmio è salita al 9,8%.
Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici è sceso nel 2013, tenuto conto dell'inflazione, dell'1,1%. Lo ha comunicato oggi l'Istat.

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Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è invece aumentato dello 0,3%.
Nel 2013 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,8%, registrando un aumento di 1,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente.
I dati del quarto trimestre
Nel solo quarto trimestre il potere di acquisto delle famiglie consumatrici è calato, tenuto conto dell'inflazione, dello 0,1%, mentre è aumentato dello 0,4% rispetto al quarto trimestre del 2012.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente mentre è cresciuto dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2012.
Nel quarto trimestre del 2013, al netto della stagionalità, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 10,2%, sostanzialmente invariata rispetto al trimestre precedente (+0,1 punti percentuali) ma in significativo aumento (+1,7 punti percentuali) rispetto al corrispondente trimestre del 2012.