
La produzione di Eni è scesa, soprattutto a causa del perdurare delle condizioni di instabilità politica in Libia, dell'1,1% a 1,583 milioni di boe/giorno.
Eni (IT0003132476) ha comunicato oggi che nel primo trimestre del 2014 il suo utile netto adjusted è calato del 14,3% a €1,19 miliardi. Il dato è conforme alle previsioni degli analisti. Il cane a sei zampe indica che il risultato riflette la minore performance operativa e l’incremento di 3 punti percentuali del tax rate adjusted consolidato.

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L’utile operativo adjusted si è attestato a €3,49 miliardi, in calo del 6,8% rispetto al
primo trimestre 2013. A pesare sono stati il declino del prezzo del petrolio, l’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro e il continuo deterioramento dello scenario di raffinazione e della domanda di carburanti.
La produzione è scesa, soprattutto a causa del perdurare delle condizioni di instabilità politica in Libia, dell'1,1% a 1,583 milioni di boe/giorno.
Eni ha confermato di attendersi che la sua produzione sarà sostanzialmente in linea rispetto al 2013 al netto dell’effetto della cessione della sua quota nella joint venture Artic Russia.