L’Istat si attende per il 2014 una crescita economica dello 0,6% contro il +0,8% previsto dal governo. Lo scorso novembre l’istituto aveva stimato per l’anno in corso un PIL a +0,7%.
Le previsioni per il 2014
Nel report “Le prospettive per l’economia italiana nel 2014-2015” l’Istat spiega che sia la domanda interna al netto delle scorte sia la domanda estera netta dovrebbero registrare variazioni positive nel 2014, pari rispettivamente a 0,4 e 0,2 punti percentuali. Dopo tre anni di riduzione, la spesa delle famiglie è attesa a +0,2%. Gli investimenti dovrebbero inoltre registrare una significativa ripresa (+1,9%).
Le previsioni per il 2015
Peri il 2015 l’Istat prevede un aumento del PIL dell’1%. Anche in questo caso la previsione è inferiore a quella del governo (+1,3%). Alla crescita economica dovrebbe contribuire il prossimo anno in misura rilevante la domanda interna al netto delle scorte (+0,9 punti percentuali) mentre il contributo della domanda estera netta (+0,1 punti percentuali) dovrebbe essere più contenuto che nel recente passato. Per il 2015 si prevede un ulteriore miglioramento dei consumi delle famiglie (+0,5%) e un’accelerazione della crescita degli investimenti (+3,5%).
Le previsioni per il 2016
Secondo l’Istat il PIL crescerà nel 2016 dell’1,4%, contro l’1,6% stimato dall’esecutivo Renzi. La domanda interna dovrebbe ulteriormente rafforzarsi. La crescita della spesa delle famiglie è prevista raggiungere l’1% nel 2016. La ripresa degli investimenti dovrebbe continuare (+3,8%).
Il tasso di disoccupazione resterà elevato
La situazione sul mercato del lavoro rimarrà difficile. La stima sul tasso di disoccupazione nel 2014 è stata rivista al rialzo, dal 12,4% al 12,7%. Una stabilizzazione dell’indicatore è prevista avviarsi nella seconda metà dell’anno con riflessi sul 2015, anno in cui è attesa una riduzione del tasso al 12,4%. Il tasso di disoccupazione è previsto scendere ulteriormente nel 2016.
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