Intesa Sanpaolo (IT0000072618) ha annunciato oggi di aver aumentato nel primo trimestre del 2014 il suo utile netto del 64,4% a €503 milioni. Si è trattato del miglior risultato da otto trimestri. Gli analisti avevano previsto solamente €285 milioni. Intesa Sanpaolo ha beneficiato del calo degli accantonamenti, della ripresa degli interessi netti e della vendita della partecipazione in Pirelli (IT0000072725).
L’utile ante imposte è aumentato del 22,5% a €953 milioni. Tutte le business unit di Intesa Sanpaolo hanno registrato risultati positivi.
I proventi operativi netti si sono attestati a €4,1 miliardi in linea con un anno prima ma in aumento del 4,5% sul quarto trimestre. In particolare gli interessi netti hanno registrato una ripresa sia su base annua, sia su base trimestrale.
Le commissioni nette sono state pari a €1,58 miliardi, in crescita dell’8,3% rispetto ai €1,46 miliardi del primo trimestre 2013. Rispetto al trimestre precedente le commissioni nette sono scese del 2,2% (in crescita del 6,2% escludendo €128 milioni di euro di commissioni di performance).
Le rettifiche nette su crediti sono state pari a €1.077 milioni, rispetto ai €3.098 milioni del quarto trimestre 2013 e ai €1.158 milioni del primo trimestre 2013.
Il livello di copertura dei crediti deteriorati è salito al 46,7% a fine marzo 2014, rispetto al 46% di fine 2013, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze salita al 62,9%, dal 62,5% del primo trimestre dello scorso anno.
Dal punto di vista patrimoniale il Common Equity ratio pro-forma Basilea 3 a regime è al 12,6%, dal 12,3% di fine 2013. Intesa Sanpaolo indica che si tratta di un livello top tra le maggiori banche europee ed equivale a circa €9 miliardi di capitale in eccesso (13) e a circa €12 miliardi di buffer di capitale per l’esercizio di AQR.
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