
A favore ha votato il 60,5%, ma era richiesto il quorum dei due terzi dei presenti (66,6%). Clausola bocciata in precedenza anche da Eni e Finmeccanica.
L'assemblea degli azionisti di Terna (IT0003242622) ha detto no ai requisiti di onorabilità per gli amministratori voluti dal Tesoro e da Cassa depositi e prestiti. A favore ha votato il 60,5%, ma era richiesto il quorum dei due terzi dei presenti (66,6%).

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La cosiddetta clausola di onorabilità degli amministratori prevede l'ineleggibilità e la decadenza per giusta causa a seguito di una condanna, anche non definitiva, o una richiesta di rinvio a giudizio per una serie di reati amministrativi, fiscali e finanziari.
In precedenza avevano già Eni (IT0003132476) e Finmeccanica (IT0001407847) avevano bocciato la modifica dello statuto societario chiesta dal Ministero dell'Economia. Solo l'assemblea diEnel (IT0003128367) ha approvato la clausola di onorabilità.