
Su base annua l'economia italiana è scesa dello 0,5%. Forte calo degli investimenti fissi lordi. Tornano a salire i consumi.
L'Istat ha confermato oggi che il PIL dell'Italia è calato nel primo trimestre del 2014 dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti dello stesso periodo del 2013.

✅ Conosci la rivoluzione del social trading di eToro? Unisciti alla community, la funziona CopyTrader™ ti permette di copiare in automatico le strategie dei migliori traders del mondo. Ottieni un conto Demo con 100.000€ di credito virtuale >>
Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna hanno registrato un andamento differenziato, con un incremento dello 0,1% dei consumi e un calo dell'1,1% degli investimenti fissi lordi. Le esportazioni e le importazioni sono aumentate, rispettivamente, dello 0,8% e dello 0,3%.
L'Istat spiega che la domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,1 punti percentuali alla variazione del PIL. Il contributo è stato negativo per gli investimenti fissi lordi (-0,2 punti percentuali), nullo per i consumi delle famiglie residenti e positivo per i consumi della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni Sociali Private (+0,1 punti percentuali). Le scorte e gli oggetti di valore hanno contribuito negativamente alla variazione del PIL (-0,2 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,2 punti percentuali.
Il calo congiunturale del PIL è la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura (2,2%), di un andamento negativo nell'industria (-0,4%) e di una variazione nulla nel comparto dei servizi.
In termini tendenziali, il valore aggiunto è aumentato dello 0,2% nell'agricoltura, mentre ha registrato variazioni negative in tutti gli altri comparti dell'economia (-0,5% nell'industria in senso stretto, -1,7% nelle costruzioni e -0,2% nei servizi).