
L'indice dell'Istat è sceso questo mese a 104,6 punti. La componente economica è scesa a 114,6 da 116,3 e quella personale a 101,2 da 102,2 punti.
L'Istat ha comunicato oggi che il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori è sceso a luglio, rispetto a giugno, da 105,6 (dato rivisto da 105,7 punti) a 104,6 punti. Gli economisti avevano atteso un aumento a 105,2 punti.

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La componente economica è scesa a 114,6 da 116,3 e quella personale a 101,2 da 102,2 punti.
Gli indici riferiti al clima corrente e futuro sono diminuiti o a 104,0 da 104,5 e a 106,3 da 107,2 rispettivamente.
I giudizi sulla situazione economica del Paese sono rimasti stabili: il saldo è rimasto invariato a -78 punti. Per le attese è stato registrato un peggioramento (il saldo è passato da 10 a 6 punti). Le attese sulla disoccupazione sono salite da 50 a 53 punti.
I saldi relativi ai giudizi e alle aspettative sulla situazione economica della famiglia sono diminuiti passando, rispettivamente, a -56 da -54, e a -10 da -8. I giudizi sul bilancio familiare sono rimasti invariati rispetto al mese precedente, il saldo è restato a -13.
Le opinioni sull'opportunità attuale di risparmio hanno registrato una diminuzione (a 120 da 122 il saldo), così anche le opinioni positive sulle possibilità future (a -46 da -45 il saldo) e le valutazioni sull'opportunità di acquisto di beni durevoli (a -79 da -76 il saldo).
I consumatori giudicano l'andamento recente dei prezzi al consumo in aumento (il saldo passa a 9 da 4). Il saldo delle attese sull'andamento dei prezzi è migliorato lievemente a -25 da -26 del mese precedente.