Enel (IT0003128367) ha annunciato che nel primo semestre del 2014 il suo utile netto adjusted è calato del 4,8% a €1,57 miliardi. Gli analisti avevano previsto €1,5 miliardi. A pesare su Enel sono stati la debole domanda in Italia e Spagna e la forza dell’euro. L’Ebitda si è attestato a €7,9 miliardi, in calo del 3,3% rispetto al primo semestre del 2013. I ricavi sono scesi dell’8,1% a €36,1 miliardi. L’indebitamento finanziario netto è aumentato dell’8,5% a €43,1 miliardi dai €39,7 miliardi di fine 2013.
Enel ha parallelamente comunicato che il suo CdA ha approvato un progetto di riassetto delle attività in Iberia e in America Latina e una nuova struttura organizzativa.
Enel indica che i principali obiettivi perseguiti attraverso il progetto di riassetto delle attività in Iberia e in America Latina sono i seguenti:
– semplificare la catena di controllo ed allineare la struttura societaria alla nuova organizzazione del gruppo, creando le condizioni per un’ottimizzazione dei flussi finanziari del gruppo stesso;
– rifocalizzare Endesa (ES0130670112) come azienda leader nei mercati energetici Iberici, attraverso un nuovo piano industriale incentrato sullo sviluppo delle attuali piattaforme di business e sull’innovazione del modello energetico;
– favorire la creazione di valore per gli azionisti di Endesa, anche attraverso un’ottimizzazione della struttura patrimoniale di tale società e l’adozione di una politica di dividendi stabile e definita.
Per quanto riguarda la nuova struttura organizzativa Enel spiega che sarà basata su una matrice Divisioni/Geografie e si focalizzerà sugli obiettivi industriali del gruppo, con una chiara individuazione di ruoli e responsabilità e con lo scopo di:
– perseguire e mantenere la leadership tecnologica nei settori in cui il gruppo opera, assicurandone l’eccellenza operativa;
– massimizzare il livello di servizio verso i clienti nei mercati locali.
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