
La Confcommercio indica in una nota che gli ultimi dati dell'Istat hanno confermato che i consumi rimangono deboli.
La Confcommercio si attende che la ripresa dell'economia italiana non avverrà più nel 2014 ma possibilmente nel 2015.

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L'Ufficio Studi dell'associazione dei commercianti spiega in una nota che gli ultimi dati dell'Istat hanno confermano che "le misure prese fino ad oggi non hanno prodotto gli effetti sperati sui consumi".
Nonostante il bonus Irpef di 80 euro introdotto dal governo di Matteo Renzi le vendite al dettaglio a giugno sono rimaste ferme rispetto a maggio, registrando una crescita zero, mentre sono scese del 2,6% su base annua.
L'Ufficio Studi Confcommercio aggiunge che "il permanere di elementi di difficoltà dal lato delle famiglie, la mancata ripresa dei consumi, l'andamento del PIL nella prima metà dell'anno, hanno comportato anche un deterioramento del clima di fiducia delle imprese nel mese di agosto, tendenza che ha interessato gli operatori di tutti i settori".
Gli analisti presumono quindi "che anche la seconda parte del 2014 possa mancare l'appuntamento con la ripresa economica, confermando, dunque, l'urgenza di interventi più incisivi che ridiano fiducia ad imprese e famiglie e si traducano in un effettivo miglioramento della domanda".