
L'OCSE prevede ora per quest'anno un calo del PIL italiano dello 0,4%. Nel 2015 solo una lieve ripresa.
L'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) vede nero per l'Italia. L'organizzazione con sede a Parigi prevede che il nostro Paese resterà quest'anno in recessione. Nel 2015 l'economia italiana dovrebbe inoltre registrare solo una lieve ripresa.

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Nel suo Interim Economic Assessment, il rapporto intermedio divulgato oggi, l'OCSE ha tagliato le sue previsioni sul PIL dell'Italia per il 2014 da +0,5% a -0,4% e per il 2015 da +1,1% a +0,1%.
Per l'OCSE l'Italia sarà l'unica grande economia europea in recessione nel 2014. Le previsioni per l'intera zona euro sono state tagliate per quest'anno a +0,8% (da +1,2%) e per il prossimo a +1,1% (da +1,7%). L'OCSE è quindi più pessimista della BCE che si attende per il 2014 una crescita dello 0,9% e per il 2015 dell'1,6%.
Anche Standard & Poor's è scettica sulle prospettive dell'Italia. Secondo l'agenzia di rating i ritardi nelle riforme strutturali starebbero bloccando gli investimenti e frenando la ripresa. Gli esperti sono diventati inoltre più prudenti sull'impatto delle misure di stimolo annunciate a marzo dal premier Matteo Renzi. S&P ha tagliato di conseguenza le sue previsioni sul PIL dell'Italia nel 2014 a zero dal precedente +0,5% previsto lo scorso giugno. Per il 2015 l’agenzia prevede una crescita dell'economia italiana dello 0,7%.