
Il calo del debito pubblico è stato determinato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro. Le entrate tributarie sono aumentate dell'1,3%.
Il debito pubblico italiano è sceso ad agosto, rispetto a luglio, di €20,5 miliardi a €2.148,4 miliardi. È quanto risulta dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.

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Via Nazionale indica che il calo è stato determinato dalla riduzione di €27,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine agosto a €82,4 miliardi; €46,4 ad agosto 2013), che ha più che compensato il fabbisogno del mese (€6,9 miliardi).
L'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei BTP indicizzati all'inflazione (BTPi) hanno complessivamente contenuto l'incremento del debito per €0,1 miliardi.
Nel dettaglio il debito delle Amministrazioni centrali è sceso ad agosto di 19,8 miliardo e quello delle Amministrazioni locali di 0,7 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
Le entrate tributarie si sono attestate ad agosto a €32,6 miliardi, in aumento dell'1,3% rispetto allo stesso mese del 2013.