
Fitch si attende che il PIL dell'Italia calerà nel 2014 dello 0,2% e crescerà nel 2015 di solo lo 0,6%.
Fitch ha confermato il rating di "BBB+" per l'Italia. L'outlook è stabile. Fitch indica in una nota che l'Italia ha continuato a beneficiare del significativo miglioramento delle condizioni di finanziamento e che il tasso del BTP a dieci anni è sceso nel terzo trimestre ad un nuovo minimo storico. Le banche italiane hanno inoltre approfittato delle positive condizioni di mercato e rafforzato il loro capitale durante il 2014. Tuttavia l'economia è stata più debole del previsto registrando, contro le aspettative, una contrazione nel primo semestre.

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Fitch si attende che il PIL dell'Italia calerà nel 2014 dello 0,2% per crescere nel 2015 dello 0,6% e nel 2016 del'1%. Gli esperti restano prudenti sul futuro e credono che il potenziale di crescita dell'economia italiana non supererà l'1% nel medio termine anche se le riforme strutturali saranno implementate. La situazione sul mercato del lavoro non dovrebbe migliorare nei prossimi anni. Fitch prevede che il tasso di disoccupazione rimarrà al di sopra del 12% fino al 2016.
Anche i conti pubblici rappresentano un problema. Fitch prevede che il rapporto debito/PIL raggiungerà nel 2015 un apice al 134% e resterà al di sopra del 120% fino al 2022. L'agenzia di rating avverte che ciò implica un decennio di limitata flessibilità fiscale per reagire a potenziali shock avversi.