
Il calo è stato determinato soprattutto dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro. Le entrate tributarie aumentano del 5,7%.
Il debito pubblico italiano è sceso a settembre, rispetto ad agosto, di €14,4 miliardi a €2.134 miliardi. È quanto risulta dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.

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Via Nazionale indica che il calo è stato determinato dalla riduzione di €30,9 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine settembre a €51,6 miliardi; €40,8 a settembre 2013), che ha più che compensato il fabbisogno del mese (€18,4 miliardi).
L'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei BTP indicizzati all'inflazione (BTPi) hanno complessivamente contenuto l'incremento del debito per €1,9 miliardi.
Nel dettaglio il debito delle Amministrazioni centrali è sceso a settembre di 14 miliardi e quello delle Amministrazioni locali di 0,4 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
Le entrate tributarie si sono attestate a settembre a €22,7 miliardi, in aumento del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2013.