La Borsa di Milano ha chiuso oggi in deciso rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato il 3,9% a 19.954,51 punti.
Mario Draghi ha fatto un ulteriore passo verso l’allentamento quantitativo dichiarando che la BCE è pronta ad agire velocemente per contrastare la bassa inflazione ampliando ancora di più i canali di intervento. A spingere gli acquisti è stata inoltre l’inattesa decisione della Banca Centrale della Cina di tagliare i tassi d’interesse.
Nel settore bancario Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha guadagnato il 4,2%, Banco Popolare (IT0004231566) il 5,4%, UniCredit (IT0000064854) il 5,6%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) i%, UBI Banca (IT0003487029) il 4,4%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 5,4% e Banca MPS (IT0001334587) il 2,2%. Il rendimento del BTP a dieci anni è sceso oggi al 2,24%. Si tratta di un nuovo minimo storico. Lo spread con il Bund si è inoltre ristretto a 146 punti base.
Nel settore del risparmio gestito Mediolanum (IT0001279501) ha guadagnato il 6,1% e Azimut (IT0003261697) il 3,6%.
Eni (IT0003132476) ha beneficiato del balzo del prezzo del petrolio ed ha guadagnato il 4,7%.
Enel (IT0003128367) ha guadagnato il 4,4%. Il colosso elettrico ha annunciato oggi che il suo Consiglio di Amministrazione ha fissato a €13,50 il prezzo delle azioni di Endesa (ES0130670112) offerte agli investitori istituzionali e retail.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha perso lo 0,1%. Il CEO Carlo Bozotti ha avvertito che il target di un margine operativo del 10% per la metà del 2015 non potrebbe essere raggiunto se la debolezza registrata lo scorso trimestre dovesse persistere.
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