L’Istat ha comunicato oggi che le esportazioni verso i paesi extra Ue sono calate ad ottobre dell’1,2%.
L’ufficio di statistica indica che la diminuzione congiunturale dell’export è esclusivamente imputabile al forte decremento dei beni strumentali (-6,4%). Le vendite di tutti gli altri raggruppamenti principali di beni sono in espansione.
Su base annua le esportazioni sono aumentate ad ottobre dello 0,8% grazie ai beni strumentali (+3,9%) e ai prodotti intermedi (+2,5%). Al netto dell’ energia (-11,0%), le esportazioni hanno registrato una crescita pari all’1,6%.
Le importazioni dai Paesi extra Ue sono calate lo scorso mese, rispetto a settembre, dell’1,2%. La flessione congiunturale dell’import è stata determinata dalla forte contrazione dell’energia (-7,1%). Al netto dei prodotti energetici si è registrato infatti una contenuta crescita (+1,5%). A eccezione dei beni strumentali (-1,3%), gli acquisti di beni degli altri comparti sono in crescita, con un incremento sostenuto per i beni di consumo non durevoli (+5,2%).
Su base annua le importazioni sono calate del 7,8%. Il calo è stato causato dalla marcata contrazione degli acquisti di energia (-31,6%). Al netto della componente energetica, gli acquisti dai paesi extra Ue sono in forte espansione (+7,5%).
Ad ottobre 2014 l’avanzo commerciale si è attestato a 4.038 milioni di euro (+2.805 milioni a ottobre 2013), il livello più alto da gennaio 1993. Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 6,8 miliardi.
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