
Il FTSE MIB ha perso il 3,1% a 18.600,83 punti. Pesano i timori legati alla Cina e alla Grecia. Sale lo spread.
La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la quinta seduta di fila in ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 3,1% a 18.600,83 punti.

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La produzione industriale della Cina ha rallentato a novembre più delle attese. La notizia ha fatto aumentare i dubbi dei mercati relativi alle prospettive dell'economia globale. Gli investitori continuano inoltre ad essere preoccupati a causa dell'incerta situazione politica in Grecia.
Il nuovo calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Eni (IT0003132476) ha perso il 4,2%, Saipem (IT0000068525) il 5,6% e Tenaris (LU0156801721) il 5,8%.
Forti vendite anche sui bancari. Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha perso il 4,8%, Banca Popolare dell'Emilia Romagna (IT0000066123) il 5,1%, Banco Popolare (IT0004231566) il 4,1%, Mediobanca (IT0000062957) il 2,9%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,2%, UBI Banca (IT0003487029) il 2,5%, UniCredit (IT0000064854) il 4% e Banca MPS (IT0001334587) il 2,3%. Lo spread con il Bund si è allargato oggi a 144 punti base.
Fiat Chrysler (NL0010877643) ha perso l'1,3%. Il gruppo automobilistico ha annunciato oggi che le banche collocatrici dell'offerta di azioni ordinarie e obbligazioni a conversione obbligatoria hanno esercitato le loro opzioni d'acquisto. In questo modo l'incasso dalle due operazioni è stato di complessivi $3,887 miliardi.