
Per il 2016 Confindustria prevede un'accelerazione a +1,1%. Euro debole e petrolio in calo aiuteranno la ripresa.
L'Italia uscirà il prossimo anno dalla recessione. Il Centro Studi di Confindustria (CSC) si attende per il 2015 un recupero graduale dell'economia seguito da un'accelerazione nel 2016.

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Per il 2014 il CSC ha corretto leggermente al ribasso la stima elaborata in settembre: -0,5% da -0,4%. Il CSC spiega che la differenza è dovuta esclusivamente ai nuovi profili trimestrali, diffusi dall’ISTAT in ottobre, che hanno peggiorato di un decimo di punto (a -0,13%) il trascinamento dal 2013 al 2014 e abbassato i primi due trimestri complessivamente di circa tre decimi.
Per il 2015 il CSC prevede un aumento del PIL dello 0,5% e per il 2016 dell'1,1%. Gli esperti di Via dell'Astronomia indicano che la dinamica positiva nei prossimi due anni verrà sostenuta principalmente da quattro fattori: la svalutazione del cambio dell’euro, che darà più slancio alle esportazioni italiane verso le economie al di fuori dell’Unione monetaria; il prezzo del petrolio molto più basso; il più forte incremento del commercio internazionale, grazie alla maggiore crescita USA in uno scenario di mitigazione delle tensioni geopolitiche; il miglioramento del credito per imprese e famiglie, in seguito alle misure espansive della Banca Centrale Europea e al superamento della valutazione dei bilanci delle banche.