
Il FTSE MIB ha perso il 4,9% a 18.188,44 punti. Crolla Eni. Resistono MPS e Luxottica.
La Borsa di Milano è andata oggi a picco. Il FTSE MIB ha perso il 4,9% a 18.188,44 punti.

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L'incertezza relativa al futuro della Grecia è drammaticamente aumentata. Secondo quanto riporta il settimanale "Der Spiegel" il governo tedesco avrebbe cambiato posizione e sarebbe ora disposto ad accettare che Atene esca dall'euro se Syriza, il partito di sinistra radicale guidato da Alexis Tsipras, dovesse vincere le elezioni del 25 gennaio. La notizia ha fatto precipitare la moneta unica al di sotto di quota 1,20 dollari.
Gli investitori sono inoltre sempre più preoccupati a causa del rapido declino del prezzo del petrolio. Le quotazioni del WTI sono scese oggi per la prima volta dall'aprile del 2009 al di sotto di $50 al barile.
Eni (IT0003132476) ha perso l'8,4%. Citigroup ha tagliato il suo rating sul titolo del cane a sei zampe da "Neutral" a "Sell". Tra gli altri petroliferi Saipem (IT0000068525) ha perso il 4,8% e Tenaris (LU0156801721) il 5,4%.
Pioggia di vendite anche sui bancari. Banca Popolare dell'Emilia Romagna (IT0000066123) ha perso il 4,9%, Banco Popolare (IT0004231566) il 4,3%, Mediobanca (IT0000062957) il 4,4%, Banca Popolare di Milano (IT0000064482) l'1,8%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 6%, UBI Banca (IT0003487029) il 5,8% e UniCredit (IT0000064854) il 6,6%.
Banca MPS (IT0001334587) ha guadagnato controtendenza lo 0,2%. Secondo delle indiscrezioni di stampa il capital plan della banca senesa verrà approvato dal consiglio direttivo della BCE nella riunione del prossimo 4 febbraio.
Luxottica (IT0001479374) ha guadagnato l'1%. Il leader del settore dell'occhialeria beneficia significativamente della debolezza dell'euro.