
Confindustria si attende dal Quantitative Easing una spinta complessiva alla crescita dell'1,8% in due anni.
Il programma di allentamento quantitativo (Quantitative Easing) annunciato la scorsa settimana dalla BCE aiuterà la ripresa. Lo afferma Confindustria.
Il CsC, il centro studi dell'associazione degli industriali, stima che dal Quantitative Easing arriverà una spinta complessiva alla crescita dell'1,8% in due anni. Gli acquisti di asset faranno infatti scendere i tassi reali di lungo termine e il tasso di cambio dell'euro.

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Nel dettaglio il CsC prevede che i minori tassi alzeranno il il PIL italiano dello 0,2% nel 2015 e di un ulteriore 0,4% nel 2016, mentre il cambio più debole avrà un effetto positivo dello 0,6% in ciascun anno. Il Quantitative Easing spingerà quindi l'economia dello 0,8% nel 2015 e dell'1% nel 2016.