Mediobanca (IT0000062957) ha annunciato oggi che nel primo semestre dell’esercizio 2014-2015 il suo utile netto è calato di più del 14,5% a €260,6 milioni. Piazzetta Cuccia aveva beneficiato nello stesso periodo del precedente esercizio di di maggiori utili da dismissioni.
I ricavi sono aumentati del 15,9% a €1,014 miliardi. Gli analisti avevano previsto un utile di €250 milioni e ricavi di €990 milioni.
Il margine di interesse è cresciuto del 2,4% a €547,9 milioni. Mediobanca indica che la crescita è attribuibile al settore consumer, in aumento del 9,1%, mentre il wholesale banking è stato ancora in calo.
Le commissioni sono cresciute del 35,5% a €260,3 milioni. Ottima la performance del wholesale banking (+78,2%) in particolare nel comparto del capital markets; in crescita anche il consumer (+7,6%), mentre il risultato del private banking è rimasto stabile.
L’apporto delle società consolidate a patrimonio netto è sceso da €131,1 a €123,2 milioni.
Le rettifiche di valore su crediti sono diminuite da €302 a €300,7 milioni ed hanno riguardato per €49 milioni (da €82,3 milioni) il corporate e private banking, per €243,2 milioni (da €200,5 milioni) il retail e consumer e per €8,9 milioni (da €19,7 milioni) il leasing.
Gli impieghi sono aumentati del 4,2% grazie al positivo contributo di tutti i comparti, in tutti i comparti: wholesale (+5,6%), consumer (+6,3%) e mutui ipotecari (+1,1%), private (+5%).
La raccolta è scesa da €45,8 a €43 miliardi per effetto delle scadenze della raccolta cartolare, della minore raccolta retail di CheBanca! e del rimborso del prestito LTRO della BCE, in parte compensato dalla prima tranche di T-LTRO.
Per quanto riguarda gli indici patrimoniali il CET1 phased-in è rimasto stabile all’11% e quello fully-phased è salito leggermente al 12,65%.