Banca Popolare di Milano (IT0000064482) ha annunciato oggi di aver chiuso il 2014 con un utile netto di €232,3 milioni, in decisa crescita rispetto ai €29,6 milioni del 2013. Al netto delle componenti non ricorrenti, tra le quali la plusvalenza netta realizzata con la cessione della quota in Anima Holding (IT0004998065), l’utile è balzato a €141,7 milioni da €78,5 milioni del 2013.
Banca Popolare di Milano indica di aver beneficiato della riduzione del costo della raccolta, del buon andamento delle commissioni da servizi di gestione, intermediazione e consulenza (+7,2%) e del costante controllo dei costi (-1,3%). A ciò si è aggiunto aggiunge un costo del credito che si attestato a 132 p.b. in calo di 45 p.b. rispetto a dicembre 2013.
I proventi operativi sono calati lo scorso anno del 3,6% a €1,62 miliardi. Il margine d’interesse si è attestato a €800,2 milioni, in flessione del 4,4% rispetto allo stesso periodo 2013.
La raccolta complessiva è salita del 5,2% a €54,7 miliardi. La raccolta diretta è rimasta sostanzialmente stabile a €36,84 miliardi. Il risparmio gestito è cresciuto del 17,8% a €17,87 miliardi.
Gli impieghi sono scesi del 3,8% a circa €32,1 miliardi, con una quota di mercato sostanzialmente stabile rispetto a fine 2013.
Le rettifiche nette per il deterioramento di crediti ed altre operazioni sono scese del 28,1% a €423,8 milioni, e includono l’intera contabilizzazione delle rettifiche relative all’esito dell’AQR.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il CET1 è pari all’11,58% includendo la quota dell’utile netto non distribuito. Il CET1, senza utile patrimonializzato è pari all’11,17%.
Banca Popolare di Milano ha comunicato che il livello dei risultati conseguiti, unitamente alla solidità patrimoniale, hanno portato il Consiglio di Gestione a proporre il ritorno al pagamento di un dividendo di €0,022, che sarà posto in pagamento a partire dal prossimo 28 maggio.
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