Banco Popolare (IT0004231566) ha annunciato di aver chiuso il 2014 in rosso di €1,95 miliardi (€1,92 miliardi al netto della FVO) a causa delle rettifiche straordinarie su crediti ed attività immateriali rilevate nel quarto trimestre.
La perdita negli ultimi tre mesi dello scorso anno ha ammontato a €1,8 miliardi. Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela sono pari a €3,56 miliardi (rispetto ai €1,69 miliardi dello scorso esercizio), con una contribuzione del quarto trimestre, pari a €2,5 miliardi. Banco Popolare spiega che il significativo livello delle rettifiche del quarto trimestre 2014 trova principale giustificazione nelle decisioni assunte a seguito dell’analisi dei risultati dell’esercizio di AQR svolta successivamente alla messa a disposizione dei dettagli da parte della BCE.
Il margine di interesse si è attestato a circa €1,56 miliardi, in calo del 5,5% rispetto al 2013. La contribuzione del quarto trimestre 2014 è stata pari a €388,3 milioni, sostanzialmente in linea con quella del quarto trimestre dello scorso anno.
Il risultato delle società partecipate, valutate con il metodo del patrimonio netto, è stato positivo per €90,1 milioni rispetto ai €27,4 milioni negativi rilevati nell’esercizio precedente (+€25,0 milioni nel quarto trimestre 2014).
Le commissioni nette hanno ammontato a €1,39 miliardi, sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio, con una contribuzione del quarto trimestre pari a €310,5 milioni, in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2013.
La raccolta diretta al 31 dicembre 2014 ha ammontato a €86,5 miliardi evidenziando un decremento del 3,9% rispetto ai €90,0 miliardi del 31 dicembre 2013 ed un incremento dell’1,2% rispetto agli €85,5 miliardi del 30 settembre 2014. La raccolta indiretta, pari a €66,5 miliardi, ha segnato un incremento del 4,1% rispetto ai €63,8 miliardi di inizio anno (-0,8% rispetto alle consistenze al 30 settembre 2014, che erano pari a €67,0 miliardi).
Gli impieghi lordi ammontavano al 31 dicembre 2014 a €87,7 miliardi, in calo del 2,5% rispetto agli €89,9 miliardi del 30 settembre 2014 e del 4,3% rispetto ai €91,6 miliardi del 31 dicembre 2013.
Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, incagli, crediti ristrutturati ed esposizioni scadute) ammontavano al 31 dicembre 2014 a €14,2 miliardi, in crescita dell’1,7% rispetto ai €14,0 miliardi del 31 dicembre 2013 ed un calo del 4,6% rispetto ai €14,9 miliardi del 30 settembre 2014.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il CET 1 ratio “phased in” a fine dicembre 2014 era pari all’11,9% (13,7% al 30 settembre 2014) e quello “fully phased” all’11,3% (11,7% al 30 settembre 2014).
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