Il debito pubblico italiano è salito nel 2014, rispetto al 2013, di €66,2 miliardi a €2.134,9 miliardi. Lo ha comunicato oggi la Banca d’Italia.
Nel solo mese di dicembre il debito pubblico è sceso di circa €26 miliardi.
Via Nazionale indica che l’aumento del debito nel 2014 è stato di poco superiore al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (€65,8 miliardi). Gli scarti e i premi di emissione hanno contenuto il debito per €8,7 miliardi, compensando quasi interamente l’incremento determinato dalla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (€8,6 miliardi, a €46,3) e dalle variazioni dei cambi (€0,5 miliardi).
Sul fabbisogno ha inciso per €4,7 miliardi il sostegno finanziario ai paesi dell’area dell’euro (€13 miliardi nel 2013).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è cresciuto di €75,6 miliardi, a €2.035,6, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di €9,4 miliardi, a €99,2; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.