L’Istat ha confermato oggi che il PIL dell’Italia è calato nel 2014 dello 0,4%. Per l’economia italiana si è trattato del terzo anno di recessione.
Per quanto riguarda la domanda interna i consumi hanno registrato nel 2014 una variazione nulla mentre gli investimenti fissi lordi sono calati del 3,3%.
Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,7% e le importazioni dell’1,8%.
L’Istat spiega che la domanda interna ha contribuito negativamente alla crescita del PIL per 0,6 punti percentuali (-0,8 al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto positivo (0,3 punti).
A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato cali in volume nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-2,2%), nell’industria in senso stretto (-1,1%) e nelle costruzioni (-3,8%); nell’insieme delle attività dei servizi vi è stato un lievissimo incremento (0,1%).
L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al PIL, è stato pari al -3,0% a fronte del -2,9% del 2013. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è stato positivo e pari, in rapporto al PIL, a 1,6% (1,9% nel 2013).