L’Istat ha confermato oggi che il PIL dell’Italia è rimasto invariato nel quarto trimestre del 2014.
L’ufficio di statistica spiega che i principali aggregati della domanda interna ha nno registrato una lieve risalita, con una crescita dello 0,2% sia dei consumi finali nazionali, sia degli investimenti fissi lordi. Anche importazioni ed esportazioni sono aumentate, con incrementi rispettivamente dello 0,3% e dell’1,6%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contributo alla crescita del PIL positivo per 0,2 punti percentuali; è stato invece nullo l’apporto dei consumi delle famiglie residenti e delle Istituzioni sociali private (ISP) e quello degli investimenti fissi lordi, mentre la spesa della Pubblica amministrazione (PA) hanno contribuito per +0,1 punti. Un contributo positivo più ampio è giunto dalla domanda estera netta (+0,4 punti percentuali), mentre le scorte sottraggono 0,6 punti percentuali alla variazione del PIL.
Su base annua l’economia italiana è calata nel quarto trimestre dello 0,5%. La stima preliminare aveva indicato un calo dello 0,3%.
Durante l’intero 2014 il PIL è sceso dello 0,4%. Si è trattato del terzo anno di recessione.